martedì 16 luglio 2013

Guida alle Attestazioni di Capacità Finanziaria

LS Finance ha da poco pubblicato sul proprio sito internet una guida alle Attestazioni di Capacità Finanziaria.
Tali attestazioni, assai simili ad una fideiussione, sono necessarie per l'iscrizione ad ad alcuni albi di categoria (Ad esempio albo autotrasportatori, pratiche auto ecc...).
Abbiamo redatto questa guida da un lato per tentare di offrire alcuni chiarimenti sul prodotto e, dall'altro, per offrire una breve sintesi degli estremi normativi che regolano questo settore. 
Di seguito riporto parte della guida, consultabile integralmente all'indirizzo http://www.ls-finance.com/guida_capacita_finanziaria.php . 


1. Introduzione alle attestazioni di capacità finanziaria

L'attestazione di capacità finanziaria (a volte chiamata anche attestazione di idoneità finanziaria) è un documento che certifica la solidità finanziaria dell'azienda richiedente. Tale attestazione consiste solitamente in una dichiarazione di affidamento che una banca o una società finanziaria rilascia all'azienda. In taluni casi, in funzione di alcuni parametri aziendali, è inoltre consentito che tale attestazione venga rilasciata da un revisore dei conti autorizzato, ma si tratta ancora di casi molto limitati, rendendo pressoché trascurabile approfondire questo tipo di attestazioni in sede di trattazione generale dell'argomento.
L'ammontare dell'affidamento necessario (massimale) è determinato dalla normativa di settore, che impone massimali diversi a seconda del settore di attività dell'azienda.
Solitamente le attestazioni di capacità finanziaria hanno validità annuale, da rinnovarsi di anno in anno, anche se possono essere previste durate diverse.
E' utile in questa sede presentare la differenza sostanziale esistente tra le attestazioni di idoneità finanziaria rilasciate dagli istituti di credito e quelle rilasciate dalle società finanziarie. Per poter erogare questa tipologia di attestazioni, gli istituti di credito sono costretti a vincolare l’intero ammontare garantito con l’attestazione stessa. L’istituto di credito può quindi aprire un nuovo fido bancario per l’ammontare certificato dall’attestazione di capacità finanziaria, oppure deve inevitabilmente richiedere un deposito da vincolare, solitamente in contanti o titoli, pari all’ammontare dell’attestazione. In questo particolare momento storico la seconda soluzione è decisamente la più comune. L’attestazione di capacità finanziaria bancaria, oltre a causare un immobilizzo significativo di liquidità, ha come effetto secondario anche il peggioramento del rating creditizio dell’azienda, a causa di un effettivo incremento delle esposizioni del cliente.
Diametralmente opposte, invece, sono le attestazioni rilasciate dalle società finanziarie. Queste prevedono esclusivamente il pagamento di un corrispettivo, commisurato all’ammontare da garantire. Oltre a non avere effetti sul rating aziendale, le attestazioni emesse da società finanziarie non richiedono solitamente depositi cauzionali. Come contropartita, le attestazioni finanziarie richiedono quasi sempre la controfirma di una o più persone fisiche in qualità di garanti (coobbligati) per la società stessa. La coobbligazione non comporta nessun effetto sul merito creditizio dell’impresa o delle persone fisiche, a meno che l’ente pubblico non chieda alla società finanziaria di fare fronte ad un debito della società. Il doppio vantaggio di non richiedere vincoli di liquidità ed eventualmente di generare effetti negativi solo nel remoto caso di “sinistro” rendono le attestazioni finanziarie una soluzione ottimale a questa tipologia di esigenza, in particolar modo visto il presente contesto economico.

Le parti successive della guida possono essere consultate cliccando sul seguente indirizzo: